l’Antidemocratico – FAQ
Cos’è “l’Antidemocratico”?
È una nuova rubrica di Spinoza. Qui si fanno invettive in prosa.
Chi sei tu?
Io sono il professor Morte, e redigo questa rubrica.
Se ciò sia o meno una fortuna, lo decideranno i lettori. Ma non mediante una votazione.
Le rubriche? FAQ you!
Spinoza è un sito di satira collettiva, ma non di tutte le possibili forme di satira, solo di alcune (pescate a caso da un polipo tra molti bigliettini in un cilindro). La forma principale è la battuta flash, destinata a rimanere il fulcro delle produzioni satiriche nei post in prima pagina (e degli incubi di Gasparri).
Ai post ora si affiancano le rubriche, entro cui potranno svilupparsi forme satiriche diverse (che Luttazzi non abbia già copiato).
Alcune forme (come le vignette) sono piuttosto comuni, altre (come le invettive in prosa) lo sono di meno; il nostro desiderio sarebbe quello di assicurare ad ognuna di esse un certo livello di partecipazione collettiva (leggi anche: dateci dei soldi).
La costruzione delle rubriche sarà infatti simile a quella del Laboratorio di battute, ma giocoforza più intima e “chiusa” (ciò è giustificato dalla maggior complessità di molte forme satiriche rispetto a quella della battuta flash).
Se avete voglia di cimentarvi con della satira diversa dalle solite battutine, siete nel posto giusto. Se grazie a voi crescerà un movimento intellettuale, tanto meglio.
Perché questa rubrica? (È satira?)
Qui si fanno invettive in prosa come ormai le fanno in pochi (nessuno?).
Lo scopo è quello di sviluppare, per mezzo di editoriali, uno stile satirico caustico, sferzante, sfottente, col quale veicolare idee scomode, ribelli, antistoriche.
Vi sono state epoche e luoghi del passato nei quali ciò era piuttosto comune. Non è il caso dell’Italia odierna. Se rinascesse da noi, Jonathan Swift sarebbe un maleducato, un bastian contrario e un rompicoglioni.
Chi si cura più di coltivare tali virtù?
I novelli Gramsci oggi non finiscono in carcere: è sufficiente puntare la telecamera altrove.
Nietzsche sarebbe in qualche grigio ufficio, sottopagato, e soffrirebbe presto di esaurimento nervoso. Eraclito si sarebbe già sparato in bocca da un pezzo, nella vasca del cesso.
Basta. Ci siamo rotti i coglioni. E ve lo diremo in prosa.
(Tanto per chiarire: qui si fa satira.
Certo, non quella che va di moda in televisione, non le gag per ridere (non è necessario che la satira faccia ridere per esser tale), non le battute flash del Laboratorio, per quanto caustiche, né le paraculate stile Fabio Fazio.
Prosa violenta e demolitrice. Lo scopo è solo questo.
Questa rubrica non è stata pensata per costituire meramente uno spazio di discussione politico/sociale/culturale come ce ne sono a milioni: se al suo interno si svilupperà qualche teoria o pensiero completi, sarà certo grasso che cola (per una volta, non sulla camicia di Giuliano Ferrara); ma dev’esser chiaro che NON è lo scopo della rubrica)
Come vengono scelti i contenuti?
Periodicamente vengono proposti degli articoli a cui si può replicare sul forum. Le repliche potranno servire, a seconda degli argomenti e del modo in cui sono scritti (dev’essere un’invettiva satirica!), per generare post successivi, un po’ come accade per le battute del Laboratorio (solo che qui si tratta di prosa). Se commentate il contenuto del post, può darsi che le vostre idee vengano prese come spunto per creare un pezzo satirico.
Sarà preso in considerazione qualunque tipo di argomento, purché:
- scritto in forma adatta alla rubrica (invettiva in prosa);
- tendenzialmente privo di artifizi retorici (salvo i casi in cui il gioco linguistico è troppo bello per essere scartato);
- non sfacciatamente inconsistente, ovvero contraddittorio.
That’s all.
Come partecipare a questa rubrica?
Commentate oppure replicate sul forum con invettive in prosa (lunghezza a piacere, anche se poi dipende da come lo usi).
Evitate riferimenti personali che un lettore qualunque non capirebbe.
Siate spietati, ma lucidi.
Off you go.
p. M.